Da un annetto ormai mio figlio è entrato di diritto nel grande club dei veri appassionati di Harry Potter, di cui sono una fiera seguace!
Dopo essere stati agli Studios di Los Angeles nel 2019 e aver visto Hogwarts e Diagon Alley, dopo aver letto i primi due libri, Harry Potter e la pietr filosofale ed Harry Potter e la camera dei segreti, il nostro bimbo non ha avuto dubbi: il suo ottavo compleanno sarebbe stato a tema Harry Potter.
Dal momento che ho maturato una certa esperienza di compleanni a tema, dopo quello ranger, a tema paleontologi e dinosauri e quello a tema astronauti, sono stata felice di lanciarmi in questa nuova sfida.
Indice
- Il tema
- Tempi e strumenti
- Il progetto
- La grafica
- L’invito
- I luoghi di Harry Potter
- Lo Smistamento
- Come organizzare i giochi e le attività
- La lezione di Erbologia
- Il Torneo di Quiddich
- La lezione di Pozioni
- La lezione di Trasfigurazione
- La lezione di Incantesimi
- La lezione di Astronomia
- Le prove per prendere la pietra filosofale
- Il Basilisco
- La consegna dell’attestato e i premi
- Le decorazioni
- L’allestimento della tavola
- I libri utilizzati per la preparazione della festa
- Consigli per una perfetta riuscita della festa
Il tema
Harry Potter non è solamente un libro, è un mondo. Un mondo fatto di citazioni, di particolari, di dettagli, con un’immagine visiva talmente universale da essere famosa in tutto il mondo. Harry Potter è un mondo che tutti conoscono e amano alla follia, reso ancora più riconoscibile dall’estro creativo del duo Minalima, che ha curato l’estetica dei film.
Ma soprattutto è un mondo lungo e complesso, che si evolve, cresce e cambia nel corso dei 7 libri. Occorreva quindi fare una scelta. Una festa generica o specifica su una parte della saga? Mio figlio ha scelto i primi due libri: nella sua idea di riproporre lo stesso tema ma per i volumi successivi nei prossimi compleanni.
Infatti i primi due sono anche i libri più gioiosi, spensierati e allegri di tutta la saga, quelli in cui il lato fanciullesco è più spiccato e dove si introduce il mondo de maghi.
Tempi e strumenti
Mi sento di dare un consiglio a tutti coloro che si approcciano allo sviluppo di una festa a tema per la prima volta: non può essere improvvisata una settimana prima. Occorre moltissima preparazione e studio, soprattutto se intendete organizzare giochi e situazioni che vanno oltre piattini e bicchieri a tema.
Tutta la progettazione deve essere pianificata con larghissimo anticipo (io ho iniziato ad aprile per agosto), per studiare ogni minimo dettaglio, per calcolare i tempi di spedizione del materiale (se arriva da oltre oceano ad esempio), a volte anche molto lunghi, e per stampare, progettare, ritagliare, assemblare, colorare e incollare.
Inoltre, quando si studia un tema occorre analizzarlo attentamente, esaminando lo spazio a disposizione (un conto è avere un piccolo appartamento, un conto una casa con il giardino), il mese del compleanno (è molto diverso organizzare una festa in estate o in inverno), e ovviamente l’età del bambino, le sue predisposizioni e le nozioni già acquisite.
Si devono quindi individuare le possibili strade da seguire, per declinare un tema, magari molto vasto. In questo mi è stato di enorme aiuto Pinterest, una formidabile fonte di ispirazione. Usando bene le parole chiave, è possibile trovare infiniti spunti, immagini, idee davvero particolari, quasi tutte Made in Usa. Le mamme americane sono incredibili: realizzano cose pazzesche e in rete si trovano una serie infinita di idee.
La fase della ricerca è quindi fondamentale per trovare la chiave giusta per interpretare il tema in base alle vostre esigenze. Trovare la strada giusta è il primo passo per costruire una festa vincente.
Il progetto
Una festa a tema Harry Potter può essere declinata in mille modi diversi, soprattutto in base all’età degli invitati. Con circa 15 bambini di 8 anni da intrattenere, non potevo di certo ipotizzare cose troppo semplici.
Quest’anno il progetto che avevo in testa era decisamente ambizioso: ricostruire i momenti salienti del primo e del secondo libro, tra cui Diagon Alley, le lezioni ad Hogwarts e le prove per prendere la pietra filosofale.
Ho passato ore a cercare di incastrare perfettamente le idee che avevo in testa e a trovare la strada giusta: desideravo far vivere un’esperienza esaltante a questi bambini, una vera e propria magia!
La grafica
A differenza di altri compleanni, in quello a tema Harry Potter non ho avuto grande possibilità di spaziare o inventarmi cose nuove. Il mondo estetico è ben preciso e definito, codificato in ogni dettaglio. Non avevo molto margine di azione.
L’invito
Di una cosa ero sicura fin da subito: l’invito al compleanno sarebbe stata la lettera di ammissione a Hogwarts, corredata dalla lista dei libri e dei materiali che ogni studente deve avere in dotazione. L’ho trascritta personalmente a mano e l’ho personalizzata per ogni bambino. Avrei voluto anticare la carta con il caffè ma il tempo, nonostante mesi di anticipo, mi è mancato.
In compenso ho ordinato su Aliexpress la cera lacca e il timbro con lo stemma di Hogwarts, con cui ho sigillato ogni invito. Inoltre, all’interno della busta (sempre con lo stemma di Hogwarts), ho inserito anche il biglietto per l’Hogwarts Express.
Una volta assemblato il tutto, ho gonfiato un palloncino per ogni invitato e con l’ausilio di Uniposca neri e gialli, ho disegnato le sembianze di un gufo su ogni palloncino. Infine ho legato con dei cordini grezzi la chiusura del palloncino alla lettera e insieme a mio figlio, siamo andati di casa in casa a recapitare gli inviti.
Un modo fantastico per rendere lui davvero partecipe e far sentire gli invitati speciali. Nell’invito avevo aggiunto una nota: consigliavo di indossare una maglietta nera e di leggere o vedere i primi due libri/film di Harry Potter. Senza conoscere luoghi, dettagli e trama, per molti il divertimento sarebbe stato sicuramente minore.
I luoghi di Harry Potter
Cosa rende davvero speciale una festa a tema? L’illusione. Giocare con la fantasia e l’immaginazione è il veicolo fondamentale per dare ai partecipanti la sensazione di entrare in una dimensione diversa dalla realtà.
E per farlo, il modo migliore è quello di curare ogni singolo dettaglio, studiare elementi significativi in grado di creare l’atmosfera e le suggestioni desiderate.
Per questo motivo occorre realizzare dei punti all’interno dello spazio della festa, che facciano da catalizzatori dell’attenzione e che scandiscano le varie parti della festa. Altrimenti il rischio è quello di cadere nel gioco libero che, per quanto sia una strada percorribile, di solito non è quella che caratterizza una festa a tema.
Ovviamente più i bambini sono piccoli e più l’illusione è relativa, occorre fare cose non troppo elaborate e complesse. Al contrario, più crescono più diventa difficile intrattenerli con attività semplici.
La tana dei Weasley
A differenza degli altri compleanni a tema in cui i partecipanti arrivavano man mano senza problemi, in questa festa iniziare tutti insieme era fondamentale. Sapendo benissimo che quasi nessuno sarebbe arrivato puntuale, ho creato sotto il nostro portico un punto di ritrovo e raccolta dei bambini, sotto forma della casa della famiglia Weasley.
Ho allestito il portico con plaid e cuscini dove sedersi a giocare a vari giochi da tavolo tutti a tema Harry Potter: il Double, il Torneo Tremaghi e Essere o non essere Harry Potter.
Inoltre ho realizzato anche il famoso orologio dei Weasley, che annota dove si trova ogni componente della famiglia.
Diagon Alley
Armati di lettera e biglietto, i nostri partecipanti, una volta arrivati tutti, avrebbero passato il muro e sarebbero andati a Diagon Alley per reperire tutto l’occorrente per andare a Hogwarts
Avevo realizzato dei veri e proprio negozi, ovviamente simbolici, con insegne e prodotti in esposizione da prendere. Come espositore ho utilizzato del pallet, perfetti per appoggiare tutte gli oggetti da raccogliere. Per il muro ho utilizzato le mattonelle del piazzale con cui abbiamo assemblato un finto passaggio.
Per non esagerare con i gadget da regalare ai bambini, mi ero prefissata un budget da rispettare: 6 euro a bambino. Per risparmiare molte cose le ho create io con materiali di recupero, per altri ho acquistato su Aliexpress, che permette di abbattere notevolmente i costi. Unico neo: occorre mettere in conto almeno 1 mese per la spedizione.
L’emporio del Gufo e il Serraglio Stregato
Qui gli studenti devono scegliere l’animale da compagnia da portarsi a scuola: avevo la possibilità di scegliere tra vari tipi di gatti, topi e gufi!
Ovviamente, anche in questo caso, erano animali simbolici: ho stampato e ritagliato le sagome di tutti gli animali e vi ho attaccato degli stecchini di gelato.
Il Ghirigoro
Nel negozio di libri hanno preso il libro delle lezioni, un manuale interamente creato da me, con l’orario delle lezioni, le attività da svolgere durante la festa, le ricette delle pozioni e tutte le istruzioni per ogni materia che avrebbero affrontato.
Come allestimento avevo realizzato i libri di testo, rivestendo del cartone dei pacchi amazon con le copertine originali della serie.
Accessori di Prima Qualità per il Quidditch
Anche se nel primo libro si specifica che gli studenti del primo anno non possono possedere una propria scopa, non ho resistito alla possibilità di realizzarne una per ciascuno.
Le ho create utilizzando: per il manico delle canne di bambù tagliate a misura per l’altezza dei bambini, per la coda ho usato carta da pacchi riempita con la carta, i volantini del supermercato accartocciati, spago e colla a caldo.
Madame Malkin: Abiti per tutte le occasioni
Avrei voluto ordinare magliette nere per tutti, ma avrei sforato sensibilmente il budget. Così ho optato per la realizzazione dei paraorecchi per la cura delle mandragole e dei guanti di lattice per pozioni.
I paraorecchi li ho realizzati semplicemente creando dei dischi dal cartone dei pacchi Amazon, rivestiti di stoffa pelosetta e tenuti insieme da cerchietti per capelli presi nei negozi cinesi.
Potage’s Cauldron Shop
Qui i bambini avrebbero preso il loro calderone personale: anche in questo caso i costi irrisori di Aliexpress hanno facilitato un lavoro altrimenti davvero lungo.
Olivanders, il venditore di bacchette
Non è una festa di Harry Potter senza le bacchette! Inizialmente volevo farle io, ma i tempi non lo permettevano e così mi sono nuovamente affidata alla varietà incredibile di bacchette di Harry Potter in vendita.
Devo ammettere che la qualità non è affatto male: pesanti, ben dettagliate e con un’anima in metallo che mi ha permesso di attaccare sulle punte dei piccolissimi magneti.
Quello che invece ho realizzato io con santa pazienza sono le scatole: ho creato le tipiche scatoline blu e nere, con il marchio di Olivanders e il numero originale di serie, il cui interno ho imbottito con ovatta. Il velluto sarebbe stato perfetto ma anche in questo caso avrei sforato il budget.
Binario 9 e 3/4
Dopo aver “acquistato” tutto l’occorrente per la scuola, i nostri studenti dovevano passare il binario 9 e 3/4. Oltre al cartello e al finto binario, un telo aperto in due acquistato sempre su Alixpress, ho allestito il luogo con un antico baule, corredato da una gabbietta decorativa con all’interno il peluche di un gufo, la sciarpa dei Grifondoro, una borsa vintage vecchio stile e una riproduzione di uno dei libri di Gilderoy Allock.
A turno ogni bambino avrebbe dovuto riempire il carrello e passare il famoso binario. Carello? Si, mi sono fatta regalare un vecchio carrello della spesa del supermercato che avrebbero buttato a causa di una ruota non perfettamente funzionante, ma che aveva ancora la possibilità di servire a uno scopo.
Il campo da Quiddich
Per il campo da Quiddich ci siamo superati: io l’idea e mio marito la realizzazione. Utilizzando pali di legno e cerchio hoola hoop di Decathlon di due misure e colori diversi, mio marito ha costruito 6 pali, 2 molto alti e 4 di misura intermedia con una base in legno che permette di spostarsi a piacimento.
Come pluffa e bolidi ho acquistato, sempre da Decathlon delle palline di spugna di due misure diverse, per evitare che i bambini si facessero male. Il boccino d’oro era invece una pallina di carta stagnola rivestita di carta dorata e munita di ali.
L’aula di Erbologia
Dal momento che Erbologia e Pozioni sarebbero state le postazioni più importanti e delicate per i materiali utilizzati, ho pensato di creare proprio due aule distinte.
Erbologia, ovviamente aveva i toni del verde e il tavolo era allestito con una piccola serra contenente delle stupefacenti piantine carnivore vere, kit da giardinaggio, fasci di erbe ad essicare intorno e un pannello con diverse stampe a colori che raffigurano piante magiche del mondo di Harry Potter, una specie di corollario.
L’aula di Pozioni
L’aula di Pozioni invece aveva i toni del nero, come è ovvio che sia. Riutilizzando un mobiletto a mensoline ho creato una vera e propria dispensa di ingredienti.
Grazie ad amici che lavorano nei bar o che raccolgono bottiglie dalle forme particolari per produrre distillati e liquori, ho creato tante bottiglie diverse, personalizzandole ognuna con un’etichetta adesiva diversa: dall’aconito al bezoar, dal sangue di unicorno al distillato della morte. Per dare un tocco di veridicità, le ho riempite con un mix di acqua, coloranti di diversi colori, in alcuni casi mischiati con vecchi saponi e bagnoschiuma da butta che hanno dato l’effetto cremoso.
Inoltre dai cinesi ho trovato tantissime provette di forme diverse che mi sono divertita a riempire con elementi presi nei campi che ci circondano: i gusci delle lumachine estive come cervelli di gnomi, pezzi di corteccia per le scaglie di drago, bacche verdi per gli occhi di ratto così via, immersi in un liquido a base di alcool etilico, in modo tale che non appassissero e non cambiassero colore.
Chicca delle chicche la bottiglia originale del siero per far ricrescere le ossa a forma di teschio: l’ho trovato presso una catena di gadget a tema, in realtà una borraccia.
La Sala Grande
Non poteva mancare la sala grande. Come nel libro, ho appeso in altro, proprio in corrispondenza del tavolo con il buffet, gli stemmi delle 4 case: Grifondoro, Serpeverde, Cornonero e Tassorosso.
Anche questi li ho trovati su Aliexpress, arrivati insieme a tutto il resto.
Il bagno delle ragazze
Non potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di personalizzare anche il bagno usato dai bambini. L’insegna prevedeva un cartello a icone realizzato da me in tema Magico.
Sotto ho attaccato la scritta Segui i ragni.
Infine nel bagno ho appiccicato la faccia di Mirtilla Malcontenta sulla cassetta dell’acqua…
…e ho scritto con l’uniposca rosso sullo specchio la scritta famosa: La camera dei segreti è stata aperta. Tremate nemici dell’erede.
Lo Smistamento
Dopo aver passeggiato per Diangon Alley e aver passato il binaro 9 e 3/4, dopo aver preso “idealmente” l’Hogwarts Express, gli studenti sono stati smistati nelle rispettive case. Per rinfrescare la memoria e spiegare meglio il mondo di Hogwarts, avevo preparato 4 infografiche che illustravano:
- le caratteristiche di ogni casa,
- il loro fondatore,
- l’animale simbolo,
- la zona del castello
- il fantasma della casa
- le peculiarità caratteriali degli appartenenti a ciascuna casata
Prima dello smistamento ho spiegato a tutti che la casa in cui sarebbero stati assegnati, in modo totalmente casuale, sarebbe stata la loro “famiglia” per tutta la durata della festa e che il loro comportamento avrebbe aiutato o penalizzato il successo della casa. Infatti avevo predisposto 4 calici da riempire con sassolini gialli (Grifondoro), blu (Corvonero), rossi (Tassorosso) e verdi (Serpeverde). Se la squadra avesse portato a termine con successo le varie prove e si fosse comportata bene, sarebbero stati aggiunti sassolini alla propria casa, se invece qualcuno avesse commesso scorrettezze, non avesse ascoltato gli insegnanti o avesse avuto brutti comportamenti, allora sarebbero stati tolti punti. Alla fine si sarebbe decretato il vincitore della Coppa delle Case.
A turno ogni bambino si è seduto su uno sgabello, ha indossato il cappello parlante (preso anche questo su Aliexpress) e ha estratto da un sacchettino il nome della casa di appartenenza.
A quel punto ad ogni bambino è stata regalata una cravattina con i colori della casata (realizzata con carta crepla e spago), gli è stata scattata una fotografia con la polaroid (con cravatta, bacchetta e cappello), da attaccare alla carta di identità dello studente, su cui avrebbero scritto il loro nome di mago o strega da ricavare da una tabella (il nome si trova incrociando la prima del cognome e la prima del nome, con i relativi nomi magici).
Come organizzare i giochi e le attività
A questo punto poteva iniziare la parte più divertente della festa: i giochi e le attività (anche se solo con lo smistamento sono impazziti!).
Il segreto di una festa a tema ben riuscita sta nella capacità di mischiare le attività. 11 maschietti esuberanti più 4 femminucce tremende hanno bisogno di sfogarsi con prove fisiche e di movimento, alternate ad attività di concentrazione e apprendimento, fondamentali per creare momenti di calma e recupero emotivo. In questo modo la festa non cadrà mai in attimi di noia e di fiacca ma sarà una continua sorpresa!
Se i piccolini si tengono difficilmente seduti e hanno un tempo limitato di concentrazione, i grandicelli iniziano ad essere ribelli e a distrarsi lo stesso facilmente, attratti dalla possibilità di fare un gran casino, soprattutto se si tratta di compagni di scuola. La possibilità che l’ordine sfugga di mano è dietro l’angolo, in particolar quest’anno, dopo che sono stati per mesi costretti a seguire regole ferree per il covid a scuola.
Per questo motivo ho trovato alcune strategie vincenti:
- alla fine di ogni gioco o attività lasciavo 15 minuti circa di gioco libero, per farli sfogare e stare giustamente insieme: non è la galera!
- avevo in precedenza tolto tutto quello che poteva facilmente trasformarsi in pericolo collettivo: biciclette, skate, palle, mazze etc.
- ho nominato 4 caposcuola, uno per ogni casa, che riportasse all’ordine alla fine del tempo libero: furbescamente ho scelto le bambine, notoriamente più competitive e tendenti al ruolo di “maestrine”.
- ho usato un fischietto, per ripristinare l’ordine e radunare i bambini: vi assicuro che anche così il giorno dopo ero completamente afona.
La lezione di Erbologia
Mi sono scervellata per mesi per cercare di trovare un’attività divertente per Erbologia. Nella maggior parte dei casi fanno piantare semini nei vasetti, decisamente superato per bambini di 8 anni. Non sarebbe bastato far vedere loro delle piantine carnivore!
Poi ho avuto l’illuminazione: gli avrei fatto creare delle mandragole. Come? Sfruttando la chimica che sta dietro il Crystal Tree, un lavoretto molto di moda in questo periodo. Essendo un’attività delicata, dovendo maneggiare sostanze chimiche, ho dovuto dividere il laboratorio per case. Mentre 2 squadre erano impegnate in erbologia, le altre due sostenevano una partita del torneo di Quiddich.
Per la creazione delle mandragole avevo per prima cosa realizzato in precedenza delle sagome disegnate su cartone, una per ogni studente, il cartone spesso che si trova di solito come retro dei blocchi di carta da disegno. Si trova di solito nelle cartolerie molto fornite o su amazon.
Con la supervisione dell’insegnante, gli studenti avrebbero dovuto realizzare una soluzione da versare sulla sagome e in cui lasciarla immersa per una notte intera: ammoniaca, acqua, sale, colorante alimentare e bluing, una sostanza che si trova difficilmente in Italia, è molto comune in America. Dopo molte ore sarebbe iniziata la cristallizzazione: avrebbe dato consistenza alla madragola.
Il Torneo di Quiddich
Mentre due case erano impegnate in erbologia, le restanti si sarebbero cimentate con il quiddich. Inizialmente avevo pensato di farli giocare a cavalcioni della scopa, ma è apparso chiaro quasi subito che il rischio di incidenti era altissimo. Così dopo una foto di rito, hanno abbandonato le scope e hanno iniziato a giocare a una specie di basket.
I cacciatori avrebbero dovuto lanciare la pluffa nei cerchi, i battitori avrebbero dovuto disturbarli colpendoli con i bolidi mentre i portieri dovevano difendere le porte. In tutto questo i cercatori (sono stati astutamente gli scalmanati del gruppo), sarebbero stati impegnati nella ricerca del boccino d’oro, nascosto all’interno del perimetro del giardino.
La lezione di Pozioni
In rete girano tantissime versioni di pozioni per una festa a tema Harry Potter, ma la maggior parte sono intrugli semplici semplici, del tipo bicarbonato e aceto, già utilizzato per far eruttare il vulcano nella festa a tema dinosauri.
Mi serviva quindi qualcosa di più divertente e stimolante. In America gli esperimenti scientifici vengono largamente usati a livello didattico fino dall’infanzia: c’è un approccio molto meno ansioso rispetto all’Italia e si responsabilizzano moltissimo i bambini fin da piccoli. Così ho pensato di fare un esperimento fighissimo, che si può realizzare a livelli diversi in base all’età.
Si chiama Elephant Toothpaste ed è semplicissimo. Si mischiano insieme detersivo per piatti, coloranti alimentari, acqua, lievito secco e acqua ossigenata. Più è alta la concentrazione del perossido di idrogeno, ovvero l’acqua ossigenata e più sarà spettacolare la fuoriuscita del composto, ma anche più veloce, compatta e calda. Al 3% è indicato per i più piccoli, al 6% adatto ai più grandicelli, dal 20% in cui solo per adulti.
Ogni bambino ha potuto personalizzare l’esperimento scegliendo i colori preferiti e ognuno per munito di una bottiglietta di vetro della Coca Cola, radunate nei mesi, che favorisce con la sua forma la fuoriuscita del “dentifricio”. Ovviamente è stato un lavoro svolto uno alla volta, mentre gli altri osservavano e commentavano.
La lezione di Trasfigurazione
Per Trasfigurazione mi sono letteralmente impiccata a trovare un’idea originale, non volevo arrendermi all’idea di non poterla fare. Poi l’illuminazione vincente. Ho preparato tante bottigliette di Pozione Polisucco (succo ACE), che ogni bambino doveva bere e “trasformarsi” in qualcun altro.
Poi ho preparato una lista di personaggi di Harry Potter, ognuno stampato su un foglio. Dopo aver messo tutti i bambini in fila, ho appiccicato un nome a caso sulla schiena di ciascuno di loro in modo che nessuno vedesse il personaggio in cui si era trasfigurato. Poi, con la lista alla mano, dovevano cercare di capire chi fosse, andando ad esclusione, depennando i nomi degli altri. Ovviamente il tutto si è trasformato in un gioco di movimento, con bambini che scappavano per non farsi leggere il nome o strategie per occultare il foglio (ad esempio salendo in cima allo scivolo o sdraiandosi sull’erba).
Il primo che indovinava nel minor tempo possibile decretava la vincita di punti preziosi per la coppa delle case.
La lezione di Incantesimi
Giochi di incantesimi a tema Harry Potter ne ho trovati tantissimi, alcuni già annotati per l’anno prossimo. Volevo però attenermi ai libri e ho scelto due incantesimi proprio dei primi due libri.
Vingardium Leviosa
In precedenza avevo legato delle piume sintetiche acquistate su Amazon a del filo da pesca molto sottile e leggero, a sua volta ancorato a delle mini costruzioni Duplo. A ciascuna piuma ho poi attaccato delle graffette di metallo.
I bambini dovevano pronunciare l’incantesimo e tramite il magnete attaccato alla punta della bacchetta, hanno fatto alzare la piuma.
Reducio
Questo è stato sicuramente l’incantesimo più spettacolare e divertente. Occorre munirsi di bottiglie di vetro tipo quelle della passata di pomodoro, ma dall’imboccatura né troppo stretta, né troppo larga. Un uovo sodo, cotto in precedenza, deve poter chiudere perfettamente il foro della bottiglia.
A questo punto i bambini dovranno scrivere il nome dell’incantesimo su un pezzetto di carta, dargli fuoco con l’accendino (sempre sotto la supervisione dell’insegnante), e con una fiamma bella consistente gettarlo sul fondo della bottiglia.
Dopo aver posizionato l’uovo sodo in cima e pronunciata la parola magica, l’uovo si ridurrà magicamente e cadrà all’interno della bottiglia senza rompersi! La cosa ideale è avere 1 uovo e 1 bottiglia per ogni bambino, anche se non mi piace lo spreco di cibo, motivo per cui lo hanno fatto a squadra.
La lezione di Astronomia
A questo punto della festa, temevo il momento di stanca con un’attività molto statica e soprattutto tendenzialmente femminile. E invece i bambini sanno sempre stupirci. Non solo è piaciuta a tutti indistintamente, ma vi hanno dedicato moltissimo tempo senza annoiarsi.
I bambini dovevano trovare e individuare il loro segno zodiacale dalla tabella presente nel manuale delle lezioni e provare a ricreare la propria costellazione, utilizzando scovolini modellabili e stelline.
Le prove per prendere la pietra filosofale
Arrivati a questo punto il tutto sarebbe già stato sufficiente per riempire una festa, ma io non mi sono accontentata. E dal momento che la festa è iniziata in tarda mattinata e finita a sera inoltrata, sono ruscita a fare tutto!
Nella seconda parte della festa i bambini erano chiamati a liberare la pietra filosofale, superando una serie di prove, le stesse del libro. Questa volta il gioco non era individuale ma a squadre, ovvero a case.
Fuffi
Avevo stampato un grande disegno di Fuffi, il cane a 3 teste che sorveglia il passaggio segreto. A turno, ogni casa doveva scegliere 1 rappresentante per cantare al cane e farlo addormentare, scegliendo la canzone preferita.
Nemmeno a dire che si sono divertiti tantissimo: il tutto utilizzando Spotify dal cellulare e attivando una cassa portatile.
Il tranello del diavolo
A coppie, i bambini dovevano superare una prova a tempo. Prima un componente del duo doveva legare le gambe del compagno utilizzando un rotolo di nastro colorato di carta pesta e il prigioniero a sua volta avrebbe dovuto liberarsi nel minor tempo possibile, senza cedere al panico o alla fretta: chi avesse rotto il nastro sarebbe stato squalificato.
La chiave magica
Con immensa pazienza avevo legato ai rami di un albero del giardino 30 chiavi munite di ali e filo da pesca trasparente (acquistate su Aliexpress).
Una sola presentava un difetto. Vince chi trova per primo la chiave alata corretta.
Gli scacchi dei maghi
Avevo trovato una sorta di acchiapparella in versione scacchi, con 1 re, 1 regina, 1 cavallo e dei pedoni posizionati come nella scacchiera, un gioco di movimento molto divertente ma anche di strategia.
Ma alla fine ho preferito affidarmi a un gioco che arriva dalla Scandinavia, una sorta di scacchi svedesi: il gioco rappresenta un campo di battaglia, con i due fronti composti ciascuno da 5 soldati che si affrontano e lottano per il Re.
Il gioco consiste nell’«abbattere» tutti e cinque i picchetti di legno della squadra avversaria con i bastoni da lancio e poi abbattere nello stesso modo il re. Il kubb è conosciuto anche come gli scacchi dei vichinghi, non si sa se siano stati veramente questi ultimi a inventarlo ma si racconta che durante le loro feste inscenassero le battaglie usando proprio dei pezzi di legno. Secondo un’altra versione, invece, il gioco sarebbe stato inventato nel XX secolo a Kubbe, piccola località della provincia mediosvedese. Comunque sia, dal 1995 sull’isola svedese di Gotland si svolgono persino i campionati mondiali.
Lo specchio delle Brame
Ultimo ma non meno spettacolare è stato il gioco dello specchio delle brame, che ho realizzato personalmente utilizzando un grande cartone di un mobile Ikea, colla a caldo, vernice spray e acrilici, per fare la cornice intorno ad uno specchio vero.
Sul piazzale del giardino avevo realizzato un percorso a ostacoli, con cinesini, scaletta e cerchi. I bambini, a turno, avrebbero dovuto superare il percorso ma…all’indietro, guidandosi utilizzando lo specchio. Ognuno è stato cronometrato e la somma di ogni componente della squadra ha decretato la casa vincitrice del gioco. Anche in questo caso, era sì un gioco di movimento ma non era fondamentale la velocità, quando la precisione.
Il Basilisco
L’unica cosa che non sono riuscita a fare è stato il Basilisco. Sarebbe stata un’attività dimostrativa: solo io avrei dato vita all’esperimento. Essendo il tutto abbastanza delicato e vista la stanchezza evidente di tutti, ho preferito soprassedere ma non è escluso che lo riproporrò il prossimo anno.
Nel frattempo vi lascio il tutorial dell’esperimento!
La consegna dell’attestato e i premi
Alla fine della festa, come ogni compleanno che organizzo, ad ogni partecipante viene rilasciato un attestato che certifica il superamento delle prove e il raggiungimento di un titolo, in questo caso Junior Wizard.
Abbiamo anche regalato un mini calderone porta caramelle, un segnalibro con un personaggio dei libri e un badge di legno intagliato appositamente per la festa in formato spilla.
Un modo per ringraziare tutti della pazienza, della partecipazione e per fare loro i complimenti.
Le decorazioni
Per questa festa, i vari luoghi erano già densi di allestimenti, che valgono più di tante decorazioni, è un vero e proprio mondo. Oltre agli stendardi delle case, ho realizzato una serie di cartelli che indicavano le ubicazioni dei vari luoghi di Hogwarts.
L’allestimento della tavola
Su scelta di mio figlio, i disegni per la tovaglia, piatti e bicchieri hanno seguito una linea più cartoon che non presa dai film. Diciamo più adatta alla sua età.
Avevo preparato per allestire la tavola una serie di piatti a tema:
- le cioccorane: le ho preparate usando uno stampo di silcone a forma di rana e custodite nella loro scatolina che nascondeva anche una figurina con un personaggio della serie.
- i boccini d’oro: usando lo stampo per lollipops, ho preparato dei mini muffin al cioccolato sferici che ho poi avvolto nella stagnola dorata e cui ho attaccato le ali di carta.
- le scope: mini scopette fatte con salatini per il manico, pasta di formaggio ed erba cipollina
- cappelli parlanti: triangolini di pasta sfoglia arrotolati su wurstel
- biscotti delle 4 case con gli stampini degli stemmi
- strillettere: fagottini realizzati con pasta sfoglia piegata come una bista, ripieni di prosciutto e formaggio e decorato con colorante alimentare a formare occhi e bocca.
- macarons con i simboli di Harry Potter
- la torta preparata da Hagrid con la scritta sbagliata
- le caramelle Tutti Gusti +1 invece le avevo acquistate su Amazon.
I libri utilizzati per la preparazione della festa
Ovviamente l’ispirazione per questa festa è arrivata dai primi due libri e relativi film di Harry Potter:
- Harry Potter e la pietra filosofale
- Harry Potter e la camera dei segreti
La conoscenza della storia e dei sui dettagli da parte dei partecipanti è abbastanza importante rispetto ad altri tipi di feste. Se non si conoscono personaggi, eventi, luoghi e oggetti, la fruizione della festa risulta meno divertente.
Devo dire, però, che alla fine, molti bambini che conoscevano appena il mondo di Harry Potter mi hanno detto di aver trovato l’ispirazione per vedersi i film e leggere i libri. Questa è stata la mia maggiore soddisfazione: nella mia idea, partecipare alle nostre feste non significa solamente divertirsi, ma uscirne arricchiti e quando questo succede, mi riempie di gioia!
Consigli per una perfetta riuscita della festa
Organizzare una festa a tema non è una passeggiata, soprattutto se si vuole ottenere un certo livello di tematizzazione: ci vuole tempo, organizzazione e idee chiare! Mi sento di darvi qualche consiglio spassionato per rendere la preparazione meno faticosa!
- Definite un timing di lavoro per scaglionare le cose da fare nelle settimane precedenti in modo da non arrivare al giorno X stressati e con l’acqua alla gola! Ogni settimana vi occupate di un aspetto della preparazione: stampare, ritagliare, assemblare, confezionare, disegnare, etc…
- Fatevi aiutare e delegate alcune cose a persone di fiducia: non è disdicevole trovare un valido aiuto, soprattutto per i lavori più faticosi. Anche durante la festa, avere dei validi aiutanti può essere determinante. Se non avessi avuto 3 mamme super energiche e dal polso ferreo, in alcuni momenti non avrei saputo tenere a bada i 15 scalmanati
- Sfruttate tutta la preparazione manuale per coinvolgere il festeggiato nella preparazione: è un’ottima occasione per trasformare tutti i preparativi in un grande laboratorio creativo. Tagliare, incollare, impastare, colorare, assemblare sono tutti lavoretti alla portata dei bambini: aiutano nella manualità e nella concentrazione.
- Mi raccomando: provate in precedenza tutte le prove e gli esperimenti, in modo da avere dimestichezza con le attività ed evitare di incappare in brutte figure il giorno della festa! Così capirete anche i tempi e la quantità di materiale necessario.
- Non realizzate mai le cose contate: gli strumenti si perdono al momento sbagliato, i bambini rompono qualcosa, ci può sempre essere una variabile che va storta. Ad esempio, a un bambino della festa è caduta la bacchetta sul cemento spezzandosi in due. Per fortuna avevo un kit di riserva.
- Per rendere il tutto ancora più emozionante, se non lo avet già in caso, vi consiglio di acquistare on line un bel costume da Harry Potter, con tanto di mantello, sciarpa, occhiali e cravatta. In questo modo verranno fuori bellissime foto e il festeggiato/a sarà ancora più felice.
- Non esagerate con le quantità di roba da mangiare: se preparate troppe pietanze rischiate di ritrovarvi avanzi per una settimana. Quest’anno ad esempio, con il fatto che i bambini si sarebbero fermati a pranzo, i bambini non hanno mangiato molto a merenda e i genitori sono venuti a prenderli tardi. Di conseguenza è avanzata moltissima roba che ho dovuto in parte congelare.
- Definite bene l’orario della festa in base al numero di attività che avete organizzato: normalmente si inizia verso le 17 per un party pomeridiano ma noi, memori dell’anno precedente in cui siamo arrivati a sera inoltrata, abbiamo deciso di anticipare addirittura alla mattina. Non vi nascondo che sono arrivata a sera distrutta e non credo che ripeterò l’esperimento. Decisamente troppo impegnativo. Senza contare che ho dovuto anticipare al giorno prima il posizionamento di tutti gli elementi fissi e ho dovuto svegliarmi alle 6 per mettere tutti i dettagli di carta che si sarebbero rovinati con l’umidità della notte.
- Prima di iniziare le attività, spiegate bene ai bambini lo scopo della festa, le modalità di svolgimento e il comportamento da tenere: responsabilizzarli darà molte soddisfazioni inaspettate.
- Scegliete una persona di fiducia cui affidare il compito di fare le foto: se sarete attivamente coinvolte in prima linea nello svolgimento delle attività, non avrete alcun tempo per dedicarvi a immortalare i vari momenti. E a festa finita rimarrete delusi di non avere fotografie del vostro impegno.
- Con una lista di attività così serrata occorre trovare dei momenti di relax e di recupero: si può sfruttare il tempo in cui i bambini finiscono le prove. Man mano che concludono, possono fare merenda e risposarsi in attesa che tutti abbiano finito.
- Alternate sempre attività di movimento, per sfogare le energie e l’entusiasmo della festa, con laboratori tranquilli e di concentrazione, per ritrovare la calma e recuperare la fatica. In questo modo i bambini non si stancheranno subito e saranno più gestibili. Date loro anche del tempo di gioco libero: non è un campo militare, i bambini hanno anche bisogno di stare insieme e di socializzare senza i genitori.
- Preparate in anticipo grandi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti con tanto di cartelli (indifferenziato – carta – vetro – plastica) in un’area che anche gli invitati possano vedere: così facendo sarà più facile suddividere al momento le cose da buttare e il giorno dopo non vi troverete uno spiacevole lavoro da fare.
- Perfino nell’outfit ho voluto allinearmi con il tema della festa: da brava insegnante di Hogwarts, mi ero vestita da strega riutilizzado il costume acquistato a New York per Halloween. Fondamentale poi è stato il fischietto: ho potuto farmi sentire dai bambini e richiamarli per l’inizio di una nuova attività.
- Per coloro che non hanno la stagione a favore e un giardino a disposizione, si può fare tranquillamente in casa la prima parte delle lezioni: viene lo stesso una bellissima esperienza. Ve lo dico perchè ho riproposto la festa in piccolo per due bambini che all’ultimo momento non sono potuti venire causa quarantena.
cara chiara’non mi stancherò mai di dirti che dovresti scrivere un libro magari proprio sul tema …..come organizzare feste a tema
sei un mito….non
tutti possono fare quello che hai fatto tu…..molto impegnativo.Tommaso crescerà con tanta fantasia al suo corredo. brava brava hai superato te stessa
.viva Chiara.
troppo buona!
Ciao Chiara veramente complimenti. Mi sono imbattuta su questo articolo cercando idee su come realizzare la festa a tema Harry Potter. Ti volevo chiedere un info, non ho capito come hai fatto a ricavare il nome da mago o strega del bambino. Ho provato a cercare online comparatori, calcolatori, tabelle nomi mago, nomi magici, ecc. ma non riesco a trovare nulla.
Hai scritto “il nome si trova incrociando la prima del cognome e la prima del nome, con i relativi nomi magici”.
Grazie in anticipo per l’aiuto.
Ciao grazie! per il nome da mago, basta che cerchi in google images “wizard name generator” e te ne escono diversi!
Veramente bravissima, creativa, paziente e appassionata.
grazie di cuore!