Un viaggio nel Canada orientale è un viaggio ricco di atmosfere, suggestioni, paesaggi e città.
Se amate le grandi distese di boschi, i villaggi di pescatori e le città ricche di storia, se prediligete il contatto con la natura incontaminata e siete propensi a camminare, se siete attratti dalle atmosfere legate al mondo boscaiolo, se apprezzate la buona birra artigianale, lo sciroppo d’acero a profusione sui pancakes e la cucina di ispirazione francese contaminata con quella nord americana, allora questo è il viaggio che fa per voi!
Indice
Quando andare
Con le sue bellissime città, i parchi naturali, i fiordi e i laghi, il Canada orientale può essere visitato in tutte le stagioni, con qualche considerazione.
Se nella parte della catena montuosa delle Laurentides, a Mont Tremblant, dove si trovano i maggiori impianti sciistici, la stagione invernale rappresenta una parte importante del turismo canadese, focalizzata sugli sport da neve, nelle zone più a nord, specialmente quelle affacciate sul glaciale oceano Atlantico, da ottobre a maggio chiude quasi tutto. Infatti queste terre vengono letteralmente sommerse di neve, immensi blocchi di ghiaccio approdano sulle spiagge e le attività si fermano per il grande freddo. Se amate i climi estremi e non temete temperature che scendono anche a -25 sotto zero, potrete ammirare panorami incredibili, come il fiume San Lorenzo ghiacciato, sui cui la popolazione locale va a pattinare, città sommerse dalla neve e spettacolari vedute cristallizzate.
L’autunno ovviamente è una delle stagioni più belle: il foliage canadese è qualcosa di assolutamente unico e fantastico, accompagnato tendenzialmente da un clima abbastanza mite e soleggiato rispetto all’autunno europeo. Se pensavo che il foliage del New England fosse stupendo, non avevo ancora ammirato quello canadese: boschi colorati a perdita d’occhio che ricoprono montagne e colline, infinite sfumature di arancioni, gialli, rossi, verde lime e marroni. Visitare il Canada orientale in questo periodo significa poter ammirare un autentico spettacolo della natura in solitaria. Infatti in questo periodo il turismo inizia a calare sensibilmente, soprattutto nelle zone più remote: i parchi nazionali si avviano alla chiusura, diventando gratuiti ma sospendendo i servizi e rendendo interdetti molti trail, molte strutture alberghiere, musei, ristoranti e negozi riducono o cessano le loro attività, le barche vengono ritirate sulla terra ferma e si respira un clima di progressivo assopimento. Alcune zone, come la Nova Scotia e la Gaspesie, secondo me, perdono un pò della loro vivacità in questo periodo.
La primavera, pur essendo ancora soggetta alla presenza massiccia della neve (che ne va solamente verso maggio), è particolarmente suggestiva a causa di un appuntamento importantissimo nella vita culturale ed economica canadese: la raccolta dello sciroppo d’acero. E’ proprio in questo periodo infatti, che la preziosa linfa viene estratta dagli alberi e lavorata per trasformarla nel delizioso liquido ambrato.
Dove assistere a questo momento magico? Alla Sucrerie della Montagne, in Quebec!
Come tutti i luoghi tendenzialmente freddi, l’estate rappresenta il momento migliore per vivere le terre canadesi. E’ il periodo in cui si vive maggiormente all’aperto: si possono ammirare meglio alcune specie animali come balene, orche e beluga, la natura è al suo massimo splendore rendendo piacevole la permanenza nei parchi nazionali, le città, soprattutto quelle di mare, si animano con tanti eventi e manifestazioni, dalle regate ai food festival, dalle rievocazioni storiche agli appuntamenti musicali. Di contro si ha ovviamente un afflusso massiccio di turismo e un maggiore affollamento delle principali attrazioni.
Durata del viaggio
Questa porzione del Canada orientale è davvero immensa: parte dal confine con gli Stati Uniti e raggiunge le terre estreme del Labrador e di Terranova. Ovviamente, a livello turistico, la zona più importante è quella che racchiude le regioni dell’Ontario, del Quebec e della Nova Scotia.
Diciamo che due settimane sono il minimo indispensabile per vedere le località principali e almeno le due città più importanti, Montreal e Quebec City, mentre 3 settimane rappresentano la durata ideale per includere anche la Nova Scotia e alcune zone meno battute.
Cosa mettere in valigia
Viaggiare “comodi” rappresenta sempre la soluzione più pratica ma negli anni ho imparato a mie spese che occorre sempre valutare bene le tappe che ci si appresta ad affrontare e le occasioni cui si andrà in contro, per non trovarsi e sentirsi fuori posto.
Se avete intenzione, come noi, di dedicare molti giorni alla visita dei parchi nazionali, è indispensabile dare spazio a un abbigliamento adeguato: vestiti da trekking, scarpe comode e l’occorrente per stare all’aria aperta tutto il giorno.
Ricordatevi però, che lungo il percorso si incontrano diverse città come Toronto, Quebec City, Montreal, Halifax in cui, specialmente noi “ragazze”, abbiamo la necessità di sentirci a nostro agio. Per questo motivo, vi consiglio di mettere in valigia anche alcuni capi “furbi” che vi permettano di uscire a cena, passare una serata al pub o visitare la città senza sembrare scalatori appena scesi dall’Everest!
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In autunno
In questa stagione così colorata e suggestiva mi sono davvero divertita a giocare (sia per me che per il mio cucciolo) con i colori e ho messo in valigia maglioni e magliette che richiamassero le tonalità del foliage, quindi senape, rossi e arancioni ma anche verdoni, grigi e blu scuro.
Inoltre non mi sono lasciata sfuggire l’occasione per vestirmi Lumberjack Style, ovvero come i boscaioli canadesi, con l’immancabile camicetta a scacchi rossi e neri.
Ovviamente la stagione fa la differenza nella composizione di una valigia. Durante un viaggio in autunno è importante essere preparati al freddo ma soprattutto alla pioggia.
Indispensabili quindi:
- scarpe impermeabili comode.
- un paio di scarpe di ricambio, per evitare di uscire la sera tutti infangati.
- giacche anti pioggia e anti vento.
- sciarpe e cappelli.
- abbigliamento tecnico da indossare a strati per affrontare i trail.
Io ho da pochi anni scoperto un tipo di giacca 3 in 1, prodotta da tanti marchi diversi, quasi sempre tecnici e di alto livello
Sono giacche funzionali che permettono di portarsi in viaggio un capo versatile e adattabile alle diverse situazioni: sono composti da uno strato esterno anti vento cui si aggancia internamente un piumino. Si può quindi usare come una semplice giacca a vento non imbottita, si può indossare solo il piumino oppure tutti e tre insieme. Anche il cappuccio è staccabile.
Questo permette di adattare il capo in base alla singola giornata, rispondendo così alle più svariate esigenze di viaggio con un’unica giacca. Ve ne sono in commercio di tanti tipi, da quelle più tecniche da escursionismo a quelle più “urban”: io ho scelto quest’ultima versione, con cappuccio bordato in eco pelliccia staccabile e cerniera obliqua, per sentirmi a mio agio anche nelle grandi città.
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Per i bambini
Le cose da mettere in valigia per i bambini non variano molto da quelle degli adulti: l’abbigliamento comodo e pratico è sempre la soluzione migliore.
In più ho aggiunto alcuni capi che possono aiutare ad affrontare la vita all’aria aperta anche in condizioni meteorologiche non perfette, ovvero mantellina/kway, pantaloni impermeabili da indossare sopra i jeans ed eventualmente le galosce.
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Anche per il mio bimbo mi sono divertita a giocare con le fantasie e i colori, dovendo in ogni caso “riaggiornare” il suo guardaroba per la stagione fredda (i bambini crescono a vista d’occhio ogni anno).
Anche per lui ho scelto colori stagionali come senape e blu scuro con una particolare attenzione alle fantasie a tema adventure, mountain e ovviamente camicetta tartan canadese!
Viaggiare con bambini
Il Canada orientale è estremamente adatto alle famiglie con bambini: parchi non eccessivamente selvaggi o impervi, città divertenti e ricche di attrazioni per tutte le età, avvistamento di animali, riserve faunistiche ma soprattutto tantissima natura in cui scorrazzare e correre.
Parchi naturali
Se per voi viaggiare con bambini significa visitare tutti i parchi a tema possibili (in stile Leolandia, per intenderci), allora non ci siamo. La nostra famiglia è convinta che il modo più adatto per far star bene i bambini non sia necessariamente composto da musei a loro dedicati, playground o attrazioni a tema: il migliore parco giochi al mondo è la natura. Osservare gli animali, vivere il silenzio, immergersi nell’ambiente naturale, sporcarsi, correre, giocare con legnetti e foglie, respirare aria pulita, confrontarsi anche con il freddo e la pioggia sono per noi i più importanti strumenti di crescita per i nostri figli.
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Passeggino, si o no?
La scelta dipende ovviamente dall’età dei vostri figli. Sotto i 4 anni è praticamente indispensabile, così come un buon zaino da trekking per portarli sulle spalle.
Nella fase intermedia di crescita, diciamo dai 4 ai 5 anni la questione è complicata. Se pensate di focalizzare il vostro viaggio principalmente sui parchi nazionali e provinciali, il passeggino serve a poco. I sentieri sono tutti sterrati e non pavimentati e bene o male ci si sposta esclusivamente in macchina da un punto all’altro.
Il discorso cambia per le città: quasi tutte le più importanti città di questo versante del Canada sono costruite su alture. Questo vuole dire che camminare per Montreal, Quebec City e Halifax, ad esempio, significa affrontare sali scendi continui. Tutto sta a capire quanto i vostri figli siano propensi a scarpinare, e soprattutto vedere il posizionamento delle città all’interno del vostro itinerario. Infatti metterle all’inizio, presuppone aggiungerci il fattore fuso da smaltire. Anche se grandicelli, i bambini tendono a crollare verso le 19/20 di sera e dovrete portarli inesorabilmente a spalla. Questo è quello che è accaduto a noi: è stato il primo viaggio in assoluto senza passeggino e devo dire che a parte Montreal e Toronto, nei primissimi giorni dopo il nostro arrivo, se lo avessimo portato sarebbe stato quasi del tutto inutile in tutto il resto del viaggio.
Itinerario
Tutti i viaggi a carattere naturalistico nascondono un grosso rischio implicito: la monotonia.
Noi abbiamo una regola d’oro da seguire: creare varietà all’interno dell’itinerario. Anche se questo viaggio è stato volutamente studiato per dare maggior spazio possibile alla natura e ai parchi nazionali, per cercare di stare il più possibile all’aria aperta, ci siamo sforzati di inserire elementi che dessero una certa alternanza di località e di esperienze.
Per questo motivo, oltre al trekking nei parchi canadesi, abbiamo inserito 3 città importanti, Montreal, Quebec City e Halifax, l’avvistamento delle balene a Tadoussac, un percorso panoramico on the road a Cape Breton, la visita de La Sucrerie de la Montagne, un’autentica fattoria che produce lo sciroppo d’acero, il giro della Nova Scotia alla scoperta dell’anima marinara del Canada, gli assaggi gastronomici dai piccoli produttori locali all’Ile d’Orleans.
👉🏻LEGGI il nostro itinerario nel Canada orientale
Dove dormire
Il Canada offre moltissime possibilità di alloggio: motel, hotel, ostelli, case in affitto e ovviamente una serie incredibile di sistemazioni uniche e romantiche, dalle case sugli alberi alle cabane à sucre, dai tipici cottage con il tetto spiovente che arriva fino a terra alle bubble room, fino ai classici chalet immersi nei boschi o a bordo lago.
Ci sono tutte le premesse per costruirsi il proprio viaggio da sogno. Ovviamente, per motivi economici, il nostro consiglio è quello di alternare le tipologie di alloggio, cercando da un lato di risparmiare laddove non ci siano precise necessità, ad esempio nelle città, in cui si passa tutto il tempo in giro, oppure nelle tappe di trasferimento e dall’altro lato scegliendo invece sistemazioni particolari nelle zone in cui si può vivere una vera esperienza particolare.
Dormire in uno chalet immerso nel bosco, cucinarsi sul barbeque una bistecca di bisonte, soggiornare in una cabane à sucre, sono tutte esperienze che ci rimarranno per sempre impresse nella memoria, che hanno contribuito a rendere il nostro viaggio in Canada davvero unico!
I migliori alloggi provati
Il livello medio delle sistemazioni canadesi è davvero alto: ci siamo quasi sempre trovati benissimo, incontrando proprietari accoglienti e disponibili e spendendo il giusto, senza picchi esagerati, forse anche grazie al periodo di bassa stagione, ovvero l’autunno.
Parco di Algonquin
Dove dormire
Quale modo migliore di vivere un parco che dormirci al suo interno? Ma a differenza di altre sistemazioni super lussuose come nei parchi americani, qui il concetto di alloggiare dentro alle aree protette si traduce in contatto con la natura in maniera eco-sostenibile.
Mont Tremblant
Dove dormire

Nonostante fosse leggermente decentrato rispetto al centro, questo piccolo hotel era superbamente accogliente, con camere arredate con gusto e perfettamente inserito nell’ambiente circostante.
Rigaud
Dove dormire

Dormire in una cabane à sucre è un’esperienza magica: lo rifarei mille volte e lo consiglierei a tutti!
Sacre Coeur
Dove dormire

Avete mai sognato sull’account di Instagram CozyLogCabin? Ecco questo è proprio uno di quei meravigliosi chalet dal tetto spiovente che arrivano fino a terra, con camera in mansarda e idromassaggio all’aperto in stile nordico.
Tadoussac
Dove dormire

Amiamo molto il contatto con la gente del posto e in questo stupendo b&b a conduzione familiare siamo stati accolti con grande calore, oltre ad aver assaggiato la fenomenale cucina della padrona di casa!
Dove mangiare
In Canada si mangia benissimo: la cucina locale è una perfetta commistione delle diverse culture che convivono sul versante orientale con tutte le loro tradizioni. All’interno del panorama gastronomico vi sono quindi le influenze francesi, scozzesi, inglesi e ovviamente nord americane.
Così accanto a pork ribbs bbq, bagel, lobster rolls e pancakes annaffiati con lo sciroppo d’acero, si trovano sofisticati piatti a base di coniglio e lepre, fois gras e terrine di selvaggina, meat pie squisitamente inglesi e seadfood chowder, di derivazione scozzese.
A questo si aggiungono le tantissime cucine etniche che animano le grandi città: vietnamiti, cinesi, thailandesi, portoghesi, giapponesi ed ebraiche, solo per citarne alcune.
Microbirrifici
Non so perché ma dove la natura è più selvaggia, il mare più impetuoso, i venti più forti, dove la gente si veste con camice di flanella e scarpe da trekking e gli uomini sfoggiano grandi barbe, immancabilmente anche la birra sgorga ottima.
Abbiamo avuto la fortuna di provare tanti birrifici, diversi come stili ma tutti accomunati da un’unica costante: birra buona e cibo eccellente. I microbirrifici sono punti di ritrovo per quando fuori il vento fa tremare gli alberi, luoghi di aggregazione che amano anche i bambini (quasi sempre), angoli accoglienti dove rintanarsi dopo una lunga giornata di camminate al freddo.
- Huntsville Brewhouse – Huntsville, alle porte del parco di Algonquin
- Pub BreWskey – Montreal
- 3 Brasseurs – Montreal
- Microbrasserie La Diable – Mont Tremblant
- Le Saint-Pub – Baie Saint Paul
- Microbrasserie Tadoussac – Tadoussac
- La Fabrique – Matane
- Microbrasserie Le Malbord – Sainte Anne des Monts
- Pub Pit Caribou – Percé
- The Red Shoe – Mabou
- Garrison Brewing – Halifax
- Gahan House – Saint John
Boulangerie
Si fa presto a dire panetterie. Come spesso accade anche in Francia, le boulangerie, ovvero le panetterie, assumono una valenza molto più ampia rispetto alla nostra. Non sono semplici negozi dove acquistare pane e prodotti da forno freschi, ma si rivelano delle piccole caffetterie, dove sedersi e godersi una magnifica colazione in totale relax. Spesso dedicano degli angolini ai bambini, con giochi e libri, a volte preparano piatti freddi da portarsi via come insalatone e cous cous. Insomma sono posticini da non perdere!
- La Boulange – Ile d’Orleans
- Boulangerie Toujours Dimanche – Matane
- Boulangerie MARIE4poches – Sainte Anne des Monts
- Boulangerie le Fournand – Percé
- Boulangerie Artisanale La Pétrie – Bonaventure
- Dilly Dally Eats – Halifax
- The Beandock – Shelbourne
Bistrot
La cultura francese si avverte moltissimo nella zona del Quebec e anche in cucina non poteva essere diversamente. Le città e i villaggi vantano moltissimi bistrot di qualità eccellente, arredati con gusto e dove assaggiare la cucina quebecquoise, ovvero quella commistione fra pietanze francesi e nord americane.
- Le Lapin Sauté – Quebec City
- La Buche – Quebec City
- Brise Bise – Gaspé
- La Maison du Pêcheur – Percé
- Black Sheep Restaurant – Halifax
Ristoranti etnici
Le grandi città canadesi ospitano tantissime culture differenti, ognuna con la sua cucina particolare: se avete voglia di coccolarvi, di sperimentare e fare una sorta di giro del mondo a tavola, troverete infinite occasioni. Noi ve ne segnaliamo due davvero valide!
Inoltre spezzare la trafila di bistecche e selvaggina con pietanze più leggere e diversificare l’alimentazione può essere una buona strategia da adottare nei viaggi all’estero, a patto di amare la cucina etnica.
- Touhenboku Ramen – Toronto
- La Chope à Soupe – Bonaventure
Mercati
Per scoprire l’anima di un luogo, occorre visitare i suoi mercati. Noi adoriamo immergerci nei profumi, nei colori e nelle tradizioni del mercato. E se possibile, mangiare anche al suo interno. Si può vedere e capire cosa si compra, cosa si cucina in un luogo, conoscere abitudini diverse dalle nostre e confondersi con la popolazione locale.
Anche stavolta non potevamo esimerci e ne abbiamo visitati tre!
- St. Lawrence Market – Toronto
- Mercato coperto di Jean-Talon – Montreal
- Marché du Vieux Port – Quebec City
Attività
In questa zona del Canada le attività praticabili sono praticamente infinite, e si diversificano in base alla stagione.
Ovviamente il cuore stesso del Canada è la natura: a nostro avviso, visitare queste zone senza dedicare del tempo ai numerosi parchi nazionali e senza percorrere qualche sentiero è riduttivo. La natura canadese è così bella che merita di essere conosciuta da vicino e apprezzata in tutto il suo splendore.
Nei parchi si può camminare (a tutti i livelli di preparazione), fare arrampicata, andare in canoa su fiumi e laghi, praticare una pluralità di sport, andare in bicicletta, sorvolare la natura sui piccoli idrovolanti, avvistare gli animali da soli o con escursioni organizzate, pescare e fare campeggio nelle zone consentite.
Inoltre ci sono aree naturali attrezzate per attività outdoor come il Canyon Saint- Anne o il Parc Aventures Cap Jaseux, dove si può anche soggiornare, oppure riserve faunistiche dove far vedere da vicino gli animali ai vostri bambini come il Parc Omega, a patto che amiate e approviate degli zoo/safari in cui gli animali vivono in stato di semi libertà.
Senza contare le varie esperienze che potranno vivere come prendere traghetti, uscire con il gommone per avvistare le balene, salire sulle seggiovie e visitare bellissimi musei, alcuni sulle navi e i tesori nascosti in fondo al mare.
Per scoprire tutte le attività praticabili e gli eventi del periodo, vi consigliamo di visionare i vari siti del turismo delle singole zone inserite nel vostro itinerario, oltre a quelli dei vari parchi nazionali e provinciali.
Shopping
Se si parla di Canada orientale, allora non si può non citare lo sciroppo d’acero, il prodotto simbolo per eccellenza di questo paese. Estratto e lavorato ancora in gran parte a mano, ricorrendo a tecniche e strumenti tradizionali (da 40 litri di linfa raccolti si ottiene 1 litro di sciroppo), la linfa degli aceri viene utilizzata per creare un’infinità di derivati.
Oltre al famosissimo sciroppo d’acero o maple syrup, che si trova in diverse varianti, dalla più chiara e delicata alla più scura dal sapore intenso (da abbinare con pietanze differenti), esistono tantissimi altri prodotto: lo zucchero, il caramello e il burro d’acero, biscotti e dolcetti, thè tisane, saponi e burri di cacao.
Inoltre il Quebec in particolare, vanta una serie di produttori locali di prelibatezze gastronomiche come terrine, rillettes e patè a base di selvaggina e spezie, marmellate e gelatine caramellate di vari ortaggi, dalle più tradizionali alle più fantasiose con contaminazioni dal mondo, fino ai prodotti realizzati con mele e frutti di bosco, come sidro, vino e derivati.
Insomma avrete l’imbarazzo della scelta: vi consiglio di fare rifornimento di questi magnifici prodotti per portare a casa con voi un pezzetto di Canada!
Ciao ti chiedo due informazioni pratiche: anche in questa parte del Canada cosi’ come negli Stati Uniti è possibile acquistare nei supermercati la scatola di polistirolo e reperire facilmente ghiaccio in giro da metterci dentro per tenere al fresco cibi e bevande?
Visto che anche tu hai un bimbo come hai risolto la questione seggiolino auto: l’hai noleggiato con l’auto, acquistato in loco, hai portato il tuo da casa?
Grazie per i preziosi consigli
Ciao!
allora per la questione frigo, nessun problema, si trova facilmente nei superstore grandi e forniti (meglio nella zona vicino a Vancouver per stare tranquilla).
Per il seggiolino auto, noi da anni facciamo così: ci portiamo da casa il nostro “secondo seggiolino” quello della seconda macchina, scelto apposta in una versione smontabile e facilmente trasportabile. Lo imbarchiamo gratuitamente insieme ai bagagli da stiva. E’ una soluzione molto comoda perchè risparmi il noleggio e in più sai che è “il tuo”…normalmente quelli che ti danno sono di dubbia pulizia…
Ciao Roberta, al momento, sinceramente non mi ricordo nel dettaglio, ma posso dirti che sul sito ufficiale trovi la guida in linea in italiano che risolverà tutti i tuoi dubbi!
https://www.canada.ca/content/dam/ircc/migration/ircc/english/pdf/eta/italian.pdf
Ciao sì l’ho già letto ma purtroppo non ho trovato le risposte. Mi ingegnerò in qualche maniera grazie comunque.
Per i parchi del Canada orientale consigli, quantomeno per la bimba, scarponcini da trekking o sono sufficienti le scarpe da ginnastica?
Grazie
mi dispiace, di solito è molto esaustivo…
guarda io ti consiglio una scarpa tipo salomon, che è sia da camminate che da città! noi ci troviamo molto bene e le abbiamo tutti e tre!
Noi faremo il canada orientale e speravo di trovarlo in un walmart vicino all’aeroporto di Toronto.
Quanto al seggiolino leggo pero’ che in Canada richiedono che siano omologati nel loro paese ( mi sembra abbiano come segno distintivo un piccolo nastro rosso). se cosi’ non fosse potrei portarmi la mia alzatina
Vicino all’aeroporto ci sono forse 4 walmart! 😀
guarda, per il seggiolino non abbiamo mai avuto problemi…noi abbiamo quello tradizionale ma smontabile
Ciao Chiara ti chiedo un aiuto nella compilazione del modulo eta per minori
C’è una prima parte in cui si inseriscono i dati del genitore per poi in una seconda parte passare ai dati del minore.
1) quanto alla prima parte:
– vi è una casella “rapresentative’s declaration” e vi sono due spunte: la prima è certamente da apporre, la seconda?
– mailing address (indirizzo postale): è l’indirizzo completo di casa via civico cap citta’ e provincia?
2) passando alla seconda parte dove inserire i dati del minore:
– tutta la parte relativa all’attività professionale svolta, datore di lavoro luogo di lavoro….come la si risolve per i minori? oppure una volta inserita la data di nascita del minore questa parte non compare?
– firma del richiedente: nome e cognome del minore?
Grazie mille per l’aiuto
Ciao,
ho bisogno di un consiglio. Io e mio marito saremo in Canada in settembre. Non abbiamo idea di quale scheda prepagata acquistare per poter comunicare con i familiari in Italia, per poter usare internet durante il viaggio, per esempio utilizzare il navigatore durante gli spostamenti, o usare whatsapp.
Abbiamo entrambi smartphone Samsung, j5 e 6. Quale scheda consigliereste di acquistare? Quale avete utilizzato nel vostro viaggio in Canada?
Grazie per la vostra risposta.
Cordiali saluti,
Francesca
Complimenti per le informazioni utili e dettagliate! Una domanda: andrò in Quebec ad agosto con mia moglie e le nostre figlie di 9e6. Sto pensando di fate un’assicurazione sanitaria per tutti sai consigliarmi la più completa e non troppo costosa?
Grazie
Tullio
grazie mille! guarda, ce ne sono tante, dalla Columbus alla Aig…dipende dal numero dei giorni, dal viaggio…ti conviene confrontarle…
Ciao Chiara! Grazie per tutti i consigli!
Ho una domanda: tu consigli tre settimane per Quebec, Ontario e Nuova Scozia. Ma se volessi fare solo Quebec e Province Atlantiche, due settimane basterebbero? Solo Nuova Scozia, PEI e New Brunswick come province atlantiche – Terranova e Labrador sono impossibili…
Grazie mille!
Ciao! tirando un po si fa ma tirato tirato…