Come preparare la valigia perfetta (solo per ragazze!)

Devo ammettere che riempire la valigia mi ha sempre spiazzato e per anni, ogni santa volta, rimanevo a guardare il trolley vuoto con un senso di sconforto.

Noi donne siamo piene di dubbi amletici insormontabili. E se piove? E se fa freddo? E se fa caldo? E cosa mi metto?

Ho impiegato diversi anni per arrivare a individuare la combinazione giusta in valigia per sentirmi sempre a mio agio anche in viaggio, nonostante le poche cose a disposizione.

E ora che sono mamma, e il mio spazio in valigia si è ulteriormente ridotto per far posto alle cose del nanetto, ottimizzare è ancora più importante.

 

Parola d’ordine: ottimizzare

E’ l’unico modo per avere sempre tutto a portata di mano ed essere sempre a posto in ogni situazione.

Ecco alcuni accorgimenti che ho imparato a seguire:

  • prendere poche cose ma facilmente abbinabili tra loro, intercambiabili ma soprattutto funzionali.
  • vestirsi a cipolla, in modo da essere sempre preparati al caldo e al freddo.
  • scegliere capi comodi per camminare e girare senza sosta per tutto il giorno.
  • gli stessi capi devono permettermi di essere sempre in ordine per uscire a cena senza dover per forza tornare in hotel a cambiarmi.

 

Cosa mettere in valigia nelle stagioni fredde

Capi basici

Il segreto consiste nel radunare una serie di capi basici in grado di rispondere a tutte le esigenze che potremmo incontrare durante il viaggio, che siano abbinabili fra di loro e intercambiabili.

Insomma non dobbiamo ritrovarci a pensare: ho portato questa maglia molto carina ma sta bene con i pantaloni e malissimo con la gonna.

L’outfit della partenza

La prima cosa che ho imparato è di iniziare dall’abbigliamento che si indossa alla partenza.

Sono abiti e scarpe che non si dovranno inserire in valigia, una sorta di jolly da giocarsi nel conteggio delle cose da portare.

Io parto quasi sempre con jeans comodi e scarpe da ginnastica, maglietta a maniche corte (in aeroporto fa sempre caldo e con un bimbo cui stare dietro ci si accalda) ma con un cardigan aperto per coprirsi nell’immancabile freddo che arriva sempre a un certo punto del volo.

Questa combinazione mi garantisce di lasciar fuori dalla valigia almeno 3 capi ingombranti.

Il capo X

Il secondo step è di scegliere il capo X ovvero quel pezzo di abbigliamento con il quale vi sentite più a vostro agio per camminare e girare: può essere una gonna, un abitino, un pantalone.

Per me è il jeans, il capo insostituibile che non deve mai mancare. Normalmente lo indosso alla partenza e quindi non lo considero all’interno della valigia. Oppure porto un ricambio a seconda del numeri di giorni di viaggio.

A questo punto la cosa migliore da fare è orientare il resto della valigia con altri capi basici tutti abbinabili fra loro.

La tecnica dei colori

Fondamentale è la scelta dei colori, per non ritrovarvi nella spiacevole situazione di aver occupato spazio inutilmente con abiti che non si riescono ad abbinare.

Il segreto è partire dal colore dei capi basici e regolarsi di conseguenza con gli altri che andranno a comporre i possibili abbinamenti.

  • Se scegliete i capi basici come maglie, gonne o pantaloni, colorate o a fantasia, allora le magliette e gli altri capi dovranno essere di colori possibilmente neutri.
  • Se scegliete i capi basici come maglie, gonne o pantaloni, in colore neutro come beige, panna, blu, nero, grigio, allora potrete sbizzarrirvi con stampe, colori e fantasie per gli altri capi.
  • Più rimanete su colori neutri, più sarà facile incrociare gli abbinamenti.

La maglia

  • Io preferisco scegliere la maglia quasi sempre in formato cardigan dal momento che i maglioni a collo alto o molto spessi sono troppo pesanti e fanno sudare tantissimo quando si entra nei luoghi chiusi come caffetterie, musei e ristoranti.
  • Inoltre cerco di mantenerci, quando è possibile, in tonalità neutre come grigio, nero o beige in modo tale da poterla abbinare con qualsiasi colore delle magliette sottostanti.
  • In più i cardigan vengono prodotti in tantissime varianti di spessore, da scegliere in base al periodo, al tempo e alla destinazione.

L’abitino in maglina lungo a collo alto

Nelle stagioni fredde permette di sentirmi al caldo (il collo è il mio punto debole), copre la zona dei reni e occupa pochissimo spazio in valigia.

E’ perfetto sia sotto il cardigan che sopra i jeans in stile abitino e io consiglio di sceglierlo anche questo in tonalità neutre.

La camicia

Ci sono infinite varianti di tessuto (soprattutto in base alla stagione), di modello e di stile.

Anche in questo caso la camicia permette di essere sempre in ordine sia di giorno che di sera, in perfetta sintonia con il cardigan o con la maglia scelta.

Lo scalda cuore

Per me è un capo insostituibile: pesa e ingombra pochissimo e allo stesso tempo permette di stare al caldo anche indossando un abitino.

Inoltre garantisce un tocco in più per essere carine e ordinate anche per uscire la sera.

L’abitino

Ne metto sempre uno in valigia. Anche questo occupa di solito poco spazio ma rende tantissimo.

In maglina, sbarazzino, colorato, anche a manica corta. Lo indosso sui jeans e mi garantisce di essere sempre carina (pensate alle foto!) anche per la serata.

La maglietta a manica lunga

Anche in questo caso si sposa bene sia con il cardigan/maglia che con l’abitino a manica corta (da mettere sotto) andando a formare uno strato in più in caso di freddo pungente.

La calzamaglia

Occupa pochissimo spazio e ha un duplice ruolo.

Se fa più caldo permette di utilizzare l’abitino come tale a patto di portare quelle carine tipo Calzedonia, se fa molto freddo la si può indossare sotto i jeans per stare più caldi.

Anche in questo caso è meglio prediligere le tonalità neutre per star bene con qualunque colore.

Il costume da bagno

Molti penseranno: il costume in inverno?

Mai partire senza. In molte destinazioni invernali le terme sono un’attrazione da non perdere.

La gonna 

Questo lo considero un optional da aggiungere solo se in valigia c’è ancora a posto, se è il vostro capo X o se le condizioni meteo lo permettono.

Io normalmente scelgo quelle in maglina o velluto a costine che si ripiegano in poco spazio e che posso indossare in autunno e in primavera inoltrata.

Inutile dire che tutto questo si rimette drammaticamente in discussione se la vostra vacanza prevede esperienze particolari, come quelle sportive: se avete in programma percorsi di trekking, vacanze sugli sci o in alta montagna dovrete trovare lo spazio per giacche pesanti, abbigliamento tecnico e scarponcini.

 

Varianti e calzature

Come calzature io prediligo sempre le scarpe da ginnastica: sono pratiche, confortevoli, consentono di camminare per ore, ve ne sono di modelli e colori infiniti ma soprattutto anche la moda le ha sdoganate, rendendo possibile indossarle sotto gonne e vestiti senza sentirsi idiote.

Ovviamente le cose cambiano leggermente in base al periodo, alle previsioni del tempo e alla meta.

Esistono dei capi che si possono aggiungere sulla scia di queste varianti.

La ballerina/il mocassino

Occupano poco spazio e possono essere indossati sotto alle gonne e agli abitini, ma anche sotto i jeans.

Sono una valida alternativa alle scarpe da ginnastica nelle belle giornate di sole e per le mete meno fredde.

La scarpa oxford (versione casual)

Anche questa possibilità va a sostituirsi alla scarpa da ginnastica.

Si indossa bene sotto abiti, gonne e pantaloni, regge la pioggia ma è comunque comoda per camminare grazie alla suola di gomma.

Le Uggs

Per alcuni viaggi ho usato gli stivaletti imbottiti, le Uggs per intenderci.

Resa ottima nei casi di freddo pungente ma grandi sudate appena entravo in un pub o nei musei e così sono tornata alle vecchie sneackers. Però le considero un’alternativa valida soprattutto per i week end, quando si hanno meno varietà di situazioni da affrontare.

 

Varianti a tema

A volte può essere divertente calarsi nel tema del viaggio anche con l’abbigliamento, soprattutto se state per intraprendere un’esperienza particolare.

E allora, che voi stiate per partire per un viaggio in Oriente, alla scoperta del vecchio west americano fra ranch e cowboy oppure sugli altopiani boliviani, potete sbizzarrirvi con tessuti, fantasie e accessori che ricordano il mondo che state per scoprire.

Esempio a tema autunno

Da vera appassionata di foglie e di zucche, potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di foto strepitose con un look a tema? E’ quello che ho fatto durante il nostro viaggio nel New England, alla scoperta del foliage nel periodo precedente Halloween.

La valigia conteneva:

  • 1 maglia giallo caldo di media pesantezza e 1 cardigan arancione leggero abbinate a 1 maglietta a manica lunga grigio chiaro, 1 abitino in maglina lungo a collo alto grigio scuro e una maglietta a manica lunga di cotone pesante a righe blu scuro e rosso scuro in stile marinaro come il Maine
  • 2 camicie a quadrettoni color panna e mattone/ panna e verde bosco in stile boscaiolo del Vermont

  • orecchini a forma di foglie
  • cerchietto con perline sulle tonalità calde dell’autunno
  • sciarpa ad anello e cappello color panna
  • cappotto blu con spilla a forma di ghianda

 

Cosa mettere in valigia nella stagione estiva

Per ottimizzare la valigia anche durante la stagione estiva mi attengo alla scelta di colori neutri, ovviamente chiari o di ispirazione marinara, quali beige, ecrù, blu navy, corda, bianco, panna e pastelli.

Valgono li stessi principi della valigia invernale: se scelgo pantaloni/pantaloncini/gonne colorati, fiorati o a fantasia allora le canottiere e le t-shirt saranno mono colore neutro o viceversa, in modo tale che ogni capo sia intercambiabile e abbinabile con gli altri.

  • Per la partenza il pantalone lungo sarà sostituito da un pantalone più sportivo. Io prediligo un tipo che si trasforma in pinocchietto lungo grazie a una pratica cerniera, possibilmente in color jeans o beige: in questo modo avrete 2 capi in 1.
  • La scarpa da ginnastica la conservo, perché in aereo sento sempre freddo e perché può sempre tornare utile in caso di maltempo o escursioni.

 

Capi basici

La maglia leggera

Forse cvi sembrerà assurdo ma io porto sempre un maglioncino, possibilmente aperta, da indossare la sera quando si alza l’aria l’ideale è a manica a 3/4 con bottoncini.

Le t-shirt

Prediligo le magliette a manica corta di “genere carino”: per intenderci non quelle stile unisex senza forma ma quelle svasate, un pochino scollate, in tessuti leggeri, fantasie e colori tenui.

La quantità varierà in base al numero di giorni di viaggio.

I pantaloncini

Un paio di pinocchietti/shorts (in base alla costituzione) sotto al ginocchio sono ideali per essere comode ma sempre ordinate: io prediligo tessuti leggeri tipo lino, magari in stile etnico.

Molto comode anche le gonne pantaloni, versatili ed eleganti, ottime per tutte le occasioni.

Le canotte

Aggiungere un paio di canottiere può sempre tornare utile, soprattutto se si prevedono temperature elevate e giornate di visita.

Anche queste, meglio sceglierle in stile carino, magari con pizzi, trasparenze, bordini, insomma non quelle sportive da palestra, tendenzialmente in colori neutri.

La gonna

A me piacciono moltissimo quelle svolazzanti, ampie e festose ma in valigia sono le più scomode.

Così preferisco optare per quelle in lino o maglina, ugualmente carine ma dall’ingombro ridottissimo.

L’abitino

Da indossare la sera ci vuole sempre in valigia: plissettato, di pizzo, in lino, corto o lungo è un capo da avere a portata di mano.

Il costume

Ovviamente è il grande protagonista della valigia estiva: io vi consiglio di optare per quelli non troppo imbottiti e strutturati, che impiegano troppo tempo per asciugarsi e occupano maggior volume nel bagaglio.

Le infradito

Sono un capo imprescindibile.

Io preferisco quelle comode da passeggio con un bel rialzo in gomma sullo stile delle Birkenstock, perfette per camminare anche a lungo.

A queste aggiungo anche un paio in gomma sottili che occupano poco spazio, da utilizzare in piscina, al mare e come ciabattine da camera.

Il pareo

Io non riesco a farne a meno: ottimo per mangiare in spiaggia senza rivestirsi completamente, può essere utilizzato anche come foulard o scialle in base al modello e al tessuto.

Ovviamente le quantità variano in base al numero di giorni.

 

Dilemma cappelli

Qui si apre un capitolo delicato. Amo i cappelli alla follia, ne ho tantissimi, per ogni stagione, in tanti materiali, stili e colori diversi. Se li sai portare con disinvoltura e un pizzico di ironia sanno regalare al tuo portamento un tocco in più, che si vede anche in foto.

Ma c’è un grosso problema: sono extra bagaglio. Non puoi appiattirli a forza in valigia, ovviamente, per non rovinarli ma portandoli a mano diventano un impiccio fastidioso, soprattutto se devi avere le mani libere con un figlio scatenato. Al 15° minuto sono già tentata di mollarli in aeroporto.

Unica soluzione: indossarlo. Risultato: sudata assicurata e totale imbarazzo (ammettiamolo, ok l’ironia, ma la vamp non la so fare). Passi il cappello in feltro a dicembre, ma girare come una scema a Fiumicino con la paglietta in testa è un pò troppo.

Inoltre a bordo i cappelli sono a rischio appallottamento sia nelle cappelliere ma anche sotto ai piedi, nel delirio da più di 6 ore di volo con figlio nervoso e assonnato.

La mia idea alternativa

  • Se sono in partenza per un viaggio molto lungo con meta e stagione fredda, mi oriento sempre per i classici in lana fatti a mano. Pratici, poco ingombranti, pieghevoli in borsetta e molto versatili.
  • Se sono in partenza per un week end lungo in estate o in inverno, posso tentare di giocare la carta cappello ingombrante: il bagaglio sarà più contenuto così come minori le ore di volo e le occasioni per sclerare.
  • Se sono in partenza per un viaggio molto lungo con meta e stagione estiva: incognita. A volte ho tentato con successo, a volte ho ripiegato su pratiche fasce turbanti colorate e molto stilose. Non saranno come un cappello ma riparano dal calore e conferiscono un fascino hippy, etnico o molto chic!
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